"Ecco i nomi e le partite coinvolte nello scandalo"
Scommessopoli, Gervasoni parla Commenti
L’ex difensore del Piacenza racconta come venivano combinate le gare di A. In arrivo nuovi indagati
Il giocatore del Piacenza Carlo Gervasoni, arrestato nell'ambito dell'inchiesta sul calcioscommesse, in Procura a Cremona per essere interrogato dal pm Roberto di Martino
Cremona, 30 dicembre 2011 - Lazio, Genoa, Bari, Chievo, Lecce, Mantova, Modena, Novara. La cantata di Carlo Gervasoni davanti al procuratore Di Martino è come una bufera che si abbatte sulla serie A e sulla B. Riferisce quanto ha appreso da Almir Gegic, il calciatore serbo ritenuto il capo degli “zingari”, che incontrava al casinò di Lugano. Tutte le partite di A sono del 2010-2011.
Palermo-Bari 2-1. «Il risultato concordato era l’Over con la sconfitta del Bari con almeno 2 gol di scarto. Si tratta di notizie che mi ha riferito Gegic nell’immediatezza della partita in quanto ho scommesso sulla medesima. Ricordo che, sempre secondo quanto mi riferì Gegic, era stato Carobbio (uno degli indagati, ndr) a mettersi in contatto con i giocatori del Bari o con qualcuno che gli stesse vicino. Gegic mi riferì che erano stati corrotti i seguenti giocatori del Bari: Padelli, Bentivoglio, Parisi, Masiello Andrea e Rossi. Il risultato concordato non venne raggiunto in quanto Miccoli sbagliò il rigore che era stato volutamente provocato. Miccoli non sapeva nulla della combine».
Lazio-Genoa 4-2. «Ho appreso da Gegic che gli slavi si incontrarono lo stesso giorno della partita con Zamperini che poi li mise in contatto con Mauri, della Lazio. Successivamente so, sempre da Gegic, che gli slavi si incontrarono con Milanetto, del Genoa, il quale a sua volta interessò altri giocatori della sua squadra. Gegic mi disse che il risultato concordato fu un Over riferito al primo tempo. Il risultato è stato raggiunto in quanto il primo tempo si concluse sull’1-1, appunto riferibile all’Over per il primo tempo».
Lecce-Lazio 2-4. «Gegic mi disse che tramite Zamperini, lui e gli slavi si misero nuovamente in contatto con Mauri della Lazio per manipolare la partita. Successivamente avuto questo contatto con Mauri furono corrotti sei o sette giocatori del Lecce tra i quali ricordo solo Benussi e Rosati».
Gervasoni dichiara di avere di avere presentato Zamperini a Gegic che cercava contatti con giocatori di serie A. «Ricordo che contestualmente era stato proprio Zamperini a chiederci se conoscessimo qualcuno disposto a ‘finanziare’ la sconfitta di una squadra qualunque nei confronti della Lazio. In sostanza Zamperini aveva dei contatti con la Lazio e voleva sfruttarli economicamente».
“Gerva” ammette il suo coinvolgimento nella manipolazione di Brescia-Mantova del 2 aprile 2010. «Nella stessa era coinvolto anche Alessandro Pellicori (giocatore del Mantova, ndr) ed abbiamo ricevuto complessivamente 60.000 euro. Quando ho respinto il pallone sulla linea di porta, provocando l’ira degli zingari, si è trattato di un fatto istintivo».
Coinvolgimento confessato anche per Cittadella-Mantova e Empoli-Mantova, «fatte» con Pellicori e Fissore. Lunghissima la «chiamata» che Gervasoni fa del Chievo. «Quando mi contattarono i fratelli Cossato (ex attaccanti del Chievo, ndr) in prossimità della partita Atalanta-Piacenza mi rappresentarono di avere dei contatti nel Chievo, in particolare Pellissier ed Eriberto. I due predetti consentivano ai fratelli Cossato di manipolare le partite del Chievo qualora se ne presentasse l’occasione. I fratelli Cossato mi rappresentarono inoltre che tra i loro referenti c’erano anche altri giocatori che in passato avevano militato nel Chievo per poi passare ad altre società. Tra questi Italiano (ex centrocampista di Chievo e Verona, ndr) il quale aveva confidato loro che il Padova aveva comprato la partita con l’Albinoleffe, alla fine del campionato 2009-2010».
Chievo-Novara. Coppa Italia 2010. «Ho appreso da Gegic che gli slavi offrirono 150.000 euro ai giocatori del Novara perché perdessero con il Chievo con un Over, risultato che venne effettivamente conseguito. Ricordo gli slavi si incontrarono con Ventola (attaccante del Novara, ndr) nell’albergo e consegnarono ad un albanese che giocava nel Novara (ora che me ne fate il nome dovrebbe trattarsi dell’albanese Shala) la somma di circa 150.000 euro che gli stessi divisero anche con altri giocatori, tra i quali il portiere Fontana. Quanto a Bertani (attaccante novarese, ndr) fece da tramite in quanto non partecipò attivamente alla trasferta».
dall'inviato Gabriele Moroni