Oggi ero in casa a badare il pupo che dormiva, così per gioco ho pensato di scrivere il diario di bordo della nostra trasferta a Trieste.
Ne è uscita una cosa infinita, che non pretendo affatto che leggiate, ma io la posto ugualmente, se qualcuno ce la fa..........
![[SM=g21342]](https://im0.freeforumzone.it/up/0/42/5548920.gif)
----------------------------------------------------------------------
Sabato mattina, ore 7,45 nel parcheggio in cui è stato concordato l’appuntamento tre auto provenienti dagli antipodi della città arrivano simultaneamente.
Solo il Bologna può causare ciò.
Sono in partenza per la trasferta in quel di Trieste Asteix, Geo; Livia e Wadi.
Il mezzo di locomozione è la fantomatica Opel Zafira metano del GEO, che da buon padrone fa subito gli onori di……auto facendoci sistemare le nostre cose nel bagagliaio.
Il caravan di Moira Orfei in confronto è una Panda base.
Una vasta cantinetta con le migliori annate di varie marche di chinotto fa bella mostra di sé.
Abbiamo pile di bicchierini in carta, rotolo di carta milleusi, confezione famiglia di fazzolettini da naso, plaid, ombrello, cuscini, acqua, pizzette, cassetta del pronto soccorso, torcia cambio completo del GEO.
Immagino che da qualche parte sarà stivato sicuramente un fornello da campo e un kit di sopravivenza.
Il quinto compagno di viaggio è il navigatore satellitare (che avrà un ruolo di primaria importanza nel resoconto della trasferta) fresco regalo di matrimonio degli amici della GEA.
Si parte!
Il GEO ovviamente al volante, Livia come copilota, Wadi ed Asteix si accomodano dietro.
Il conducente avvia il navigatore (che per la voce femminile e per il suo comportamento per comodità chiameremo “la stronza”), programmato la sera precedente:
Destinazione stadio Nereo Rocco di Trieste? Certo che no! Ma bensì distributore di metano, ovviamente, sito fuori dall’uscita autostradale nei dintorni di Mestre.
Si chiacchiera e si scherza allegramente, si parla immancabilmente di forum, asteix sostiene che certi tardivi interventi di alcuni sentenziatori, sono paragonabili al comportamento di qualcuno che ha pestato una cacca con le Tod’s, e anziché togliersi le scarpe sulla porta di casa, entra e gira calpestando la moquette di tutta la casa sacramentando contro tutto e tutti.
Wadi ride a crepapelle e la Zafira accusa qualche cambiamento di traiettoria.
Tutto procede bene compreso il pieno di metano, siamo perfettamente in tabella di marcia.
Ci si ferma poi in Autogrill per un paninozzo e per fare quello che tutti fanno all’area di servizio, cambiano l’acqua al canarino.
Arriviamo a Triste e “la stronza” ci avverte di prendere a destra, poi a sinistra poi ancora a destra……Cominciamo a dubitare sulla giusta taratura dell’ aggeggio quando ci ritroviamo in montagna su una strada che è poco più di una mulattiera……mah!
Finalmente un essere umano! Un ciclista d’altura tirato di tutto punto ci si para di fronte saltando fuori da uno stradello laterale.
“Scusi! Scusi! Per lo stadio?”
E’ gentile sorride e parla come Teocoli nell’imitazione di Maldini:
“Uhei bolognesi! Venuti per la partita?”
Arguto………
Ci spiega la strada dicendo che siamo completamente fuori zona (ma allora “la stronza”?) , infine ci dice di svoltare a sinistra sul lungomare quando arriviamo ad un incrocio ad H(?) , mimando però con le dita una T!
Io mi auguro che il nostro GEOmetra sappia cos’è un incrocio ad H………
Cesarone ci saluta cordialmente e chiude con un :
“Buona partitaaa!”
Ma vac…di quella putt….. di un Giuda ladro, mo và a fert dèr in tal c……..
Seguiamo le indicazione del ciclista, ma ad un certo punto interviene “la stronza”:
“Appena possibile, effettuare una inversione a U”
Alziamo tutti contemporaneamente il dito medio (non Livia dài) e ridendo proseguiamo con le indicazioni dateci.
Arriviamo al fatidico incrocio:
Azz! Dovremmo girare a sinistra dove?
L’incrocio non è ad H, né tantomeno a T, ma bensì a @, e infatti nel vortice del traffico inevitabilmente finiamo per girare a destra……….
“Appena possibile, effettuare una inversione a U” Ma va a……..
Ok, non c’è problema, appena possiamo svoltiamo alla prima e sinistra e torniamo indietro……..
Impossibile! Siamo sul lungomare su un rettilineo con doppia riga continua che costeggia un muro alla nostra sinistra che probabilmente cela qualche importante attività marittima, non finisce più…….siamo in direzione Venezia, e di conseguenza Ravenna, si teme di dovere arrivare ad una delle tanto criticate rotonde di Milano Marittima per girare e tornare indietro…………
Ci apprestiamo a sorpassare un pullman parcheggiato davanti ad un Hotel, con la coda dell’occhio notiamo che davanti al cancello ci sono dei ragazzi in tuta ………
“Sono loro! Sono i ragazzi del Bologna!”
Brutto giuda! Stò cacchio di strada non ci consente di tornare indietro…….
Il GEO sfodera un’inversione di marcia quasi sgommando con il freno a mano tirato !sì un po’ esagero…) E checcheccaz…….il Bologna è il Bologna!
"Appena possibile effettuare un'inversione a U"
MA VAFFANC.......!!! CLIK!
Ripassiamo davanti all’albergo…..
“Accosta GEO accosta che attraversiamo a piedi………”
“Non posso c’è divieto di sosta………”
“Ma come hai appena fatto un inversione da codice penale, e ti preoccupi per un minuto in divieto di sosta?”
Di fatto arriviamo nuovamente lunghi, con conseguente controinversione riparatoria………
E’ mezzogiorno, i ragazzi stanno ingannando l’attesa del pranzo facendo due chiacchiere sul cancello dell’albergo, scattiamo un paio di foto con Carrus e Cippo (che ha l’umore di un agnello nella settimana di Pasqua) incitiamo salutiamo e ripartiamo.
Nuova inversione! Tanto ormai………
Percorriamo il lungomare, la giornata è splendida come P.zza dell’unità d’Italia che costeggiamo alla nostra sinistra, sarebbe bello fermarsi un paio d’ore, ma siamo senza biglietto, per cui per evitare eventuali casini e code alle casse (grazie Pisanu) decidiamo di andare allo stadio, prendere i biglietti, ed in autobus tornare in centro per pranzare e scattare qualche foto, con il tiket in tasca possiamo permetterci di arrivare alle 15,30.
Raggiungiamo senza ulteriori difficoltà lo stadio che si trova comunque piuttosto distante dal centro, ma c’è un problema;
Le biglietterie sono chiuse e PARE che aprano verso le 14,00……Du maron……..
Prendiamo un autobus che facendo anche sosta di capolinea ci riporta in centro in mezz’ora.
Girelliamo un pochino, scattiamo qualche foto, insomma le solite cose……..
Incrociamo una mamma trentenne di categoria SIDERALE, le esse e le ci di noi maschietti schioccano in un SOCCCCMEL da esposizione che fa eco nella piazza a quell’ora deserta.
Anche Livia commenta positivamente la bionda alabardata.
Troviamo un localino carino con tavolini esterni, dove servono piatti unici, si libera un tavolo, stiamo per sederci ma il gestore (simpatico come un tifoso fortitudino sopra di 30 in un derby) ci invita ad accomodarci all’interno, in quanto c’era gente prima di noi che attendeva di sedersi.
Entriamo, stiamo per sederci, no, fuori si è liberato un altro tavolo, se volete…….
Mah! Boh? Ormai…….Dentro? Fuori? Una serie di finte di corpo spiazza il cameriere con vassoio alle nostre spalle………..Disastro!
Il cameriere ribalta il vassoio con un paio di boccali di birra pieni, bestemmia internamente………Arriva una signora anziana antipatica (mamma del gestore?) armata di mocho, che senza raccogliere i cocci “sparguglia” gli stessi e la birra per tutto il locale……
Butto un occhio all’orologio, sono quasi le 14,00:
“Ragazzi il locale è pieno, è tardi, per lo stadio ci vuole mezz’ora di autobus, se ci fermiamo qui, rischiamo di arrivare tardi per i biglietti (grazie Pisanu)”
La Livia :
“Qui all’angolo ho visto una panetteria, prendiamo qualcosa al volo?”
Detto fatto, CI VOLATILIZZIAMO!
Oh! Il ristoratore sarà stato anche antipatico, ma se poi si è incazzato, proprio tutti i torti non li aveva………
La panetteria è un loculo poco più grande di una “gabina” telefonica, ed entriamo noi quattro……….TUTTO ESAURITO!
Visto l’orario, di sfizioso c’è solo UN trancio di pizza che nessuno per pudore si “atenta” ad ordinare.
Ci spartiamo dei taralli napoletani al pepe (tipico del luogo……) Schiacciatine focacce e beveraggi, la commessa ci propina a tutti la putizza tipico dolce triestino.
Comunque il GEO rompe gli indugi dice:
“Mo se non lo vuole nessuno, quel pezzo di pizza lo prenderei io………”
Ecco……….
La nostra inattesa invasione con riempimento del locale, manda nel panico la ragazza della panetteria che conta e riconta sbaglia a pesare, dimentica il resto, insomma fa un casino terribile, ho il sospetto che fra noi e lei, qualcuno ci abbia smenato dei soldi.
Di fatto però, fra PEZZI DI PIZZA, PUTIZZA E BIRROZZE le nostre zeta bolognesi nebulizzano di saliva l’angusto locale.
Camminando sugli alluci (alla gatto Silvestro) rasentando il muro come dei Nija ci allontaniamo furtivi per non essere avvistati dal “fortitudino”
Volutamente saltiamo una fermata dell’autobus per percorrere a piedi un po’ di lungomare mente ci calcifichiamo lo stomaco con il nostro “pranzo”.
Sono da poco passate le 14,00, siamo alla fermata del bus n°8 passa il pullman del Bologna che si dirige allo stadio, salutiamo incitiamo roteiamo i pugni.
Cagati? 0!
E va bè………..
Il conducente molto probabilmente prima di guidare autobus, faceva l’autista per una cava ed era quindi abituato a trasportare ghiaia.
Accelerazioni, brusche frenate curve a radicchio mentre il bus si inerpica sulle colline triestine, mettono a dura prova il nostro stomaco.
Arriviamo in 15 minuti, lo stesso percorso l’avevamo coperto all’andata in 25 minuti!
Biglietterie:
Non c’è nessuno, diamo un’occhiata ai prezzi:
Soccia che bazza! 20 Euro la tribuna! Se lo impara Dobro, sai che soletta……..?
Ok! 4 tribune!
La cassiera è una ragazza carinissima , gentilissima e simpaticissima, ci illustra il settore, ci chiede se vogliamo i posti vicino alla scala o all’entrata, sembra di andare ad una prima alla Scala, io poi starei ore ad ascoltarla…………
Consegnati i documenti pensa a tutto lei, quando dele quello di Livia zufola:
“Le donne pagano 13 Euro!”
Dalle retrovie il GEO ad alta voce si lascia sfuggire un grassissimo:
“ MO SOCCIA CHE CULO!”
LEI ride gorgheggiando fino alle lacrime……….
Salutiamo augurandoci di essere ancora così di buon umore fra un paio d’ore…….
Prima di entrare vogliamo liberarci di putizze e accessori vari, quindi ci dirigiamo verso la macchina posteggiata nei pressi un paio d’ore prima.
Ora ovviamente nel parcheggio ci sono più macchine ma non è comunque pieno, e mentre armeggiamo nel baule di Eta Beta, ci accorgiamo che attorno a noi ci sono alcuni ultras triestini, comunque molto tranquilli, GEO, invece lo è un po’ meno per la macchina.
Wadi mi fa notare che appunto GEO sta armeggiando nella targa.
Mi avvicino e vedo che ha ricoperto il tassello azzurro della targa dove compare la sigla BO con nastro isolante nero da elettricista (chi non ne possiede almeno uno nella propria auto, io personalmente ho 6 colori diversi).
Sperando di non urtare troppo la sua suscettibilità, lo prendo amichevolmente per un braccio e gli sussurro:
“ Marco, a mè am pèr na strunzè……..”
Attendo la reazione.
Lui mi guarda di sottecchi solleva il dito indice e mi dice sorridendo:
“ Te rasòn !”
E stacca il patacchino.
Siamo sotto la curva degli ultras triestini comprendo l’apprensione del GEo per cui testuale dico:
“Wadi e Livia ci aspettano qui, io e andiamo a parcheggiare la macchina in un altro posto, sai mai che il Bologna non dovesse vincere con un rigore che loro ritengono ingiusto (e infatti), è un attimo che uno sfigato ti dia anche solo un calcio alla macchina”.
Prendiamo quindi l’auto e ci spostiamo senza problemi in una laterale a 100 mt dal precedente parcheggio . Manca mezz’ora all’inizio della partita, e siamo a 50 mt dallo stadio.
Al Dall’Ara una manovra simile sarebbe impensabile, piuttosto che mollare il parcheggio diamo fuoco alla macchina……….
Consueti sbarramenti di stewart gentilissimi, arriviamo ai tornelli, il mio non si apre, non c’è problema me lo sbloccano senza tante storie, una hostess bionda su tacchi a spillo con minigonna che termina dove inizia la scollatura e viceversa, distribuisce un depliant non sappiamo cosa ci sia scritto ma chissà perché ci soffermiamo a lungo in zona………
Finalmente si entra:
Azz! Sembra l’ingresso del Medusa multisala, Bar degni di questo nome, bagni grandi luminosi che non puzzano come i cessi della stazione di Calcutta.
Ci affacciamo sul campo:
Splendido colpo d’occhio, sembra un salotto, non uno stadio, tutto coperto, la giornata si mantiene bellissima, spererei quasi in un acquazzone per godermi la copertura ripensando a tutta l’acqua presa giù per il groppone in tanti anni al Dall’Ara.
Geo vede sul display del telefonino che è stato chiamato in precedenza da Valentino, che oggi è Ufficiale di Picchetto sul forum, lo chiama.
GEO telefona anche Fulone (suo babbo)
Sotto di noi siede Gigione Della Rocca che tanto per cambiare è infortunato.
Inizia la partita, il Bologna controlla bene ha un paio di occasioni, ma poi arriva il primo rigore, per me è netto, ma tutti si incazzano, il mio vicino di posto è un tipo tranquillo, chiacchieriamo tranquillamente, e mi rendo conto quanto sia bello è facile fare discorsi da sportivo e non da tifoso quando sei tu ad avere presunti vantaggi, è una sensazione che avevo ormai dimenticato.
Siamo all’intervallo, io e il GEO ci spostiamo indisturbati verso la tribuna d’onore, ci sono Caliceti , Salvatori, Guidi più i soliti noti, Beneforti, Dalla Vite, Pellarano Biondi, George de Marallho, ma noi cerchiamo LEI la Sabrina, eccola è là, probabilmente è collegata con èTV, Ragazzi la Sabri in TV è carina, ma dal vivo è moooolto meglio.
Sta per iniziare il secondo tempo, e se non fosse per una forma di rispetto nei confronti dei nostri cari compagni di viaggio, potremmo tranquillamente sederci in tribuna d’onore e nessuno direbbe nulla.
Pronti via, rigore di nuovo, questa volta non ho dubbi, è davanti a noi, e rigore e basta!
Macchè, vai di incazzatura generale e di ironici applausi alla realizzazione di Adailton.
Io ora sono sportivissimo con il mio vicino……..
Come la Juve, siete come la Juve! Questa è bella……..
Antonioli vuole vedere Miss Italia e non esce, gol triestino del 2-1.
Non facciamo cazzate, NONFACCIAMO CAZZATE!
Non le fanno, Marazzina gol 3-1, il GEO ha lasciato la bandiera nel bagagliaio della macchina ( e dove se no?) non ne può più, indossa una polo rossa con un lieve righina blu sui polsini e sul colletto, basta e avanza!
Se la sfila e comincia a rotearla rimanendo in maglietta della salute.
Io ora sono così sportivo che quasi quasi fischio anch’io Brighi…….
Finisce la partita, e consiglio al mio civile vicino di non dare alla loro squadrazza l’alibi dell’arbitraggio, noi ne sappiamo qualcosa, sono stati ignobili.
Uscendo ci dirigiamo verso la tribuna stampa e becchiamo Sabrina e Rita Mandini, che vi garantisco, anche lei dal vivo è nettissimamente più carina.
Dopo avere chiesto il permesso ad uno sghignazzante Biondi ci mettiamo in posa con le due pulzelle sottobraccio per una foto ricordo. Sono squisite entrambe.
GEO telefona a Valentino che ora è in servizio alla porta carraia del forum.
Alè si parte, siamo talmente euforici che attiviamo “la stronza” programmando la consueta uscita dall’autostrada per fare metano.
Si chiacchiera amabilmente, con un 3-1 in trasferta riesce tutto semplice, ci fermiamo in un’area di servizio dove sono in sosta anche i due pullman scortati degli ultras del Bologna.
Geo parcheggia fra la camionetta della polizia e il portellone del pullman, intuiamo che l’idea non è brillantissima e ci spostiamo.
E’ buio, ci guardano incuriositi scendere dall’auto, Wadi a scanso di guai ha la brillante idea di gridare:
“CI SIAMO divertiti oggi, bero ragazzi?”
Ottimo Wadi!
Fra un: OLA! EH VAI! BURP! GRANDI! Si leva una collezione di lattine di birra incredibile.
La trasferta non è trasferta senza il classico Camogli e birra media, e allora vai con la tradizione.
Dopo esserci rifocillati e avere espletato il solito bisogno si riparte.
Sarà la vittoria, forse la stanchezza, ma nessuno si accorge che “la stronza” non ha mai proferito verbo per tutto il viaggio.
E’ il GEO che con il suo istinto paterno si ricorda ed esclama:
“E IL METANO? Doveva avvisarci BRUTTO GIUDA! Ho ancora 20 km di autonomia ! Dovevamo essere già usciti! Sto bagaglio, perché non ha detto niente?”
E giù pacche sul cruscotto………Ah! E’ incazzato, ohhhh se è incazzato! Al GEO fallo andare al Nereo Rocco passando dal Montenegro, ma non fargli saltare la stazione del metano!
Ci chiediamo perché la gente ai matrimoni non continua a regalare le parure di asciugamani, il servizio “buono” di posate, o la pentola a pressione……..
Domandiamo se non sia il caso di passare a benzina! Non sia mai detto! Deve ancora nascere il benzinaio che pianta la pompa nel culo della Zafira!
Wadi è incaricato dal GEO di trovare sulla cartina dei metanisti l’esatto indirizzo del distributore.
E’ una parola! Su quale opuscolo cercare? Ce ne saranno 15!
J love metano, Il metano ti dà una mano, vai lontano col metano, piccoli metanisti crescono, ecc…..
Trovato l’indirizzo!
Il prossimo sarebbe troppo avanti e non ci arriveremmo, il più vicino è già passato, che fare?
Ma che domande, alla prossima si esce e si torna indietro no?
Detto fatto, siamo sulla rampa di uscita e avviene l’irreparabile:
“Appena possibile effettuare un’ inversione a U”
Tralascio i sacramenti…….GEO spegne “la stronza” la toglie dal supporto……Oddio, la lancia dal finestrino! No! Si controlla, ma sacramenta………
Troviamo la stazione e facciamo 13 Euro di metano, è un altro uomo!
Si riparte, è disteso, rilassato, un uomo che dalla vita ha avuto tanto……..
E’soddisfatto del pieno, dice che era una buona stazione, parla di pressione, di temperatura di dimensione e chilometraggi, è estasiao al punto che……….Non vede la deviazione per Bologna e prende per Vicenza!
Eh! La Madonna! Fortunatamente c’è un’uscita nelle immediate vicinanze, si esce si fa inversione ad U alla faccia “della stronza” e si riprende questa volta senza intoppi la via di casa.
Qual è la prossima trasferta? Cesena!
Troppo vicina, in quaranta minuti sei già arrivato, e invece con certa gente, la pertita è una parentesi di due ore, ciò che conta è stare in loro compagnia.