Fortitudo Presentato il progetto, Fossa dei leoni

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|=Valentino=|
00venerdì 16 settembre 2011 22:44
In attesa che dal Tribunale di Bologna giungano notizie relative alla doppia questione relativa al Marchio Fortitudo - e forse anche a nuovi movimenti di creditori nei confronti di Sacrati, al Circolo Benassi la Fossa dei Leoni ha presentato ai presenti (247, contati dall'organizzazione) la propria linea di azione, e anche il progetto “Fondazione Pallacanestro Fortitudo”. Erano presenti in sala anche alcuni dei soci fondatori del progetto, l’avvocato Federico Dettori e Marco Santucci, che è anche Direttore Sportivo degli Eagles (ex 103), che a margine hanno battuto in amichevole 92-58 Castel San Pietro.
Il progetto è quello di trovare imprenditori e risorse per rilevare, entro il 15 maggio 2012, il 100% delle quote degli Eagles e il 60% di Fortitudo Pallacanestro da Gilberto Sacrati e dai suoi dipendenti.

Ecco le parole del direttivo della Fossa dei Leoni:
E’ da due anni almeno che ci troviamo in una situazione difficoltosa e incresciosa. Noi siamo in prima linea perchè la Fortitudo continui la sua storia. Abbiamo capito che c’è molta confusione, probabilmente voluta e creata ad arte. Siamo qui per fare chiarezza, non vogliamo convincere nessuno che noi siamo nel giusto, ma per spiegare perchè abbiamo deciso di prendere questa strada. Ognuno è poi libero di fare quello che vuole, non vogliamo convincere nessuno.

Partiamo da un punto insindacabile, e cioè che la Fortitudo è ancora viva. Per questo motivo noi ci dobbiamo essere, ed essere con la Fortitudo, se no non saremmo dei tifosi. E’ facile essere tifosi quando la squadra scende in campo, è più difficile quando la squadra è nella situazione di oggi. A oggi l’unica e vera Fortitudo è viva ma ce l’hanno ridotta male. Serve un bel lavoro per rimetterla in piedi, e questo lavoro dobbiamo farlo noi tifosi, se no non lo fa nessuno. C’è chi ha riempito le pagine dei giornali e promesso tante cose, ma abbiamo perso un anno che poteva portare a ben altri risultati. I tifosi sono il vero valore aggiunto, quello che ha reso famoso il nome Fortitudo nel mondo del basket.
Un anno fa i tifosi in pochissimo tempo han messo in piedi una Associazione e raccolto 300mila euro per salvare la Fortitudo, un’avventura quasi folle. E’ un segnale importante, una dimostrazione d’affetto senza precedenti.
Ora invece la tifoseria è spaccata, e Ferrara gioca a Bologna. Ci avevano promesso la salvezza della Fortitudo proprio in questa sala, e invece abbiamo buttato un anno nel cesso. Ci dissero che la Fortitudo srl sarebbe fallita di lì a poco, sepolta dai debiti di Sacrati. E invece... noi volevamo evitare soprattutto quello che è successo, con due pseudo-Fortitudo che hanno spaccato la tifoseria.
Ci hanno fatto critiche, ma alcune situazioni sono state strumentalizzate e questo non ci va bene. Il nome dela Fossa è stata associata e unita al nome di Sacrati. A noi di Sacrati non frega niente, ma siamo consapevoli che lui ha in mano qualcosa che ci interessa, la Fortitudo, che non volevamo e non vogliamo fallisca.
Siamo consapevoli che i mezzi a nostra disposizione non sono i classici organi di informazione: abbiamo capito che i giornali remano decisamente da una certa parte, e facciamo controinformazione come possiamo.
Ribadiamo che noi non volevamo una nuova società di basket a Bologna con la Fortitudo ancora viva, chi ha compiuto questo scempio ha fatto un danno enorme, ha diviso e distrutto invece che traghettare e ricostruire. Ne è prova il fatto che negli ultimi mesi la storia della Fortitudo la stiamo vivendo attraverso i tribunali. Si parla di PalaDozza, gestione, marchio... domande legittime, ma bisogna andare oltre. Pare una gara a chi si attacca addosso più adesivi per essere più fortitudino dell’altro. Stanno facendo la lotta sulla pelle dei tifosi e della Fortitudo. Ci sentiamo di dire che se marchio e PalaDozza andranno a Ferrara saranno patacche attaccate su un contenitore vuoto. Finchè non ci faranno morire noi avremo la cosa più importante, l’anima e lo spirito. E alla fine di tutto questo vedremo comunque chi ha ragione. Queste due realtà non potranno camminare insieme a lungo, una aspetta la morte dell’altra per nutrirsi della carcassa.
Noi, dopo aver superato lo scoglio dello scioglimento, abbiamo deciso che avremmo fatto qualunque cosa per impedire a quello che consideriamo un nemico di vincere.

Nel comunicato del 6 agosto 2010 avevamo chiesto una società sportivamente vergine. Ora c’è: dalla scissione del Gira Ozzano è nata una società nuova, la 103 che ora si chiama Eagles. E’ il mezzo per arrivare - tramite la fusione - a riavere la nostra Fortitudo, sperando che nel mentre cambino le regole e la fusione venga concessa anche fuori dal professionismo. Punto fondamentale, volevamo evitare di cannibalizzare un’altra società, e l’abbiamo ottenuto. L’idea migliore per ripartire dalle origini era una C regionale con l’egida della SG l’anno scorso, ma non hanno voluto, né la Casa Madre né Romagnoli. Qualcun altro ha fatto ciò che noi avevamo chiesto. C’è la foto di Sacrati e Sabatini che ha fatto storcere il naso a parecchi, ma da lì è nato quel che avevamo chiesto. Romagnoli si è messo di traverso, e fino a ieri c’è stata confusione, ma a oggi è cosa reale e confermata dalla FIP. E’ una cosa completamente diversa dalla situazione Budrio/Ferrara.

Poi si proponeva di trasformare l’Associazione in Fondazione. E il 23 agosto 2010 ci venne promesso in questa sede da Romagnoli - davanti a 600/700 persone - che dal giorno dopo la Fondazione sarebbe stata costruita. E’ una promessa non mantenuta.

Noi sappiamo che gli Eagles non sono la Fortitudo, ma pensiamo che seguirli sia l’unico metodo per riavere la nostra Fortitudo, con un percorso non facile, ma che con la Fondazione sta muovendo i primi passi. E poi siamo legati a una persona che deve fare determinati passi. C’è una fiammella di speranza, e dobbiamo seguirla fino in fondo. Sono anni che si dice che la Fortitudo non è in vendita, e invece abbiamo ottenuto, insieme ad altre persone, la possibilità di acquistare la Fortitudo. Abbiamo l’opzione d’acquisto, quando avremo i capitali potremo andare da Sacrati e comprare la nostra squadra del cuore. Ci vuole la spinta di tutti, altrimenti non si va da nessuna parte. In concreto chiediamo di seguire gli Eagles, di abbonarsi, perchè le basi ci sono. La Fondazione ha già ottenuto delle firme da Sacrati, ed è una cosa clamorosa.

Chi fa l’abbonamento dà soldi a Sacrati? No, perchè si è ottenuto che l’amministratore delegato nominato avrà il controllo dei soldi ricavati dagli abbonamenti, e verranno usati per pagare lo squadra, ed eventuale attivo verrà usato per andare poi da Sacrati a comprare la Fortitudo. I soldi della Eagles non verranno usati per pagare altri debiti.
Noi come tifosi non vogliamo fare i presidenti o i proprietari, voglliamo salvare la Fortitudo e tornare sui gradoni e fare quello che abbiam sempre fatto, non ne possiamo più nemmeno noi di carte bollate. Non entreremo nel CDA della società.

Giocare al PalaDozza? La richiesta è stata fatta, ci sono delle possibilità. Purtroppo la scissione è arrivata solo ieri, anche se sicuramente dei passi sono stati fatti. Di sicuro più la Fondazione acquisice forza e potere più ci sarà la possibilità di aprire alcune porte e scardinarne altre.

L’obiettivo è quello di partire forte, far vedere che si tratta di una cosa innovativa. E’ un percorso che ti può portare ad attirare capitali, imprenditori che hanno capacità gestionali e soldi. E’ l’unico modo. Forse la Fortitudo morirà lo stesso. Nel caso, sicuramente non andremo a seguire gli altri.

Seguire la promozione? Come abbiamo già spiegato è prioritario il discorso Eagles, ma non vediamo perchè non si possa andare a seguire anche le partite di promozione.

Poi si è parlato di Fondazione, facendo i nomi di alcuni fondatori: Lino Bruni, Gigi Morara, 4 rappresentati della Fossa per il Direttivo, Roberto Casson - AD Eagles, Federico Dettori, Marco Santucci, Bruno Bernardini, Federico Faldini. Poi c’è stata una manifestazione di interesse da parte di vari imprenditori, che verranno ufficializzati nelle prossime settimane. La questione è ancora aperta e chi vuole può entrare.

Poi hanno parlato gli avvocati: Federico Dettori e Gigi Morara - La Fondazione è un gruppo di persone che costituisce un patrimonio, destinato a uno specifico scopo. Il nostro è salvare e sostenere la Fortitudo. Chiunque può mettere capitali, e ci sarà un gruppo di soci che amministrrà il patrimonio, ovviamente in maniera vincolata allo scopo sociale. Non c’è scopo di lucro, e non si possono vendere le quote. Evita le speculazioni. Busseremo alla porta dei tifosi singoli, delle banche, delle aziende essendo interesse “pubblico”. Si potrà creare anche un’associazione di tifosi singoli, che però non sarà l’Associazione per Amore solo per Amore che è un’altra cosa. I soldi raccolti da quella (circa 70mila euro, a oggi) non confluiranno nella Fondazione, che è una cosa completamente diversa.

Per il 100% di Eagles e il 60% di Fortitudo noi parliamo di opzione di acquisto. Se la Fortitudo Pallacanestro fallisse resterebbe l’opzione sugli Eagles, ma ovviamente non ci interesserebbe più niente. Perchè solo il 60%? Perchè l’attuale proprietà resiste alle istanze di fallimento, paga i creditori. Vogliamo renderlo neutrale, non possiamo impedirgli di rimanere soci.
L’opzione può essere esercitata comprando le quote di Sacrati - Los Angeles Communication, oppure facendo un aumento di capitale che verrà sottoscritto da soci indicati dalla Fondazione, così Sacrati andrà in minoranza. Così i soldi raccolti non verranno dati a Sacrati.

Prezzo e debiti? Chi prende la Fortitudo prende attivo e passivo, e a oggi il passivo è molto superiore all’attivo, se no non saremmo qui. Si confida che la situazione cambi, che Sacrati abbia interesse a pagare quanto più possibile e che la nostra attività possa favorire la conclusione in bonis della Fortitudo. La montagna da scalare non sarà la cifra necessaria per diventare proprietari, ma il rilanciare la squadra in un campionato professionistico. Per questo è necessario attirare capitali. La possibilità di fare aumenti di capitale consente di non dare nemmeno un euro ai proprietari attuali della Fortitudo.
Se domani esercitassimo l’opzione, alle condizioni attuali, diventeremmo proprietari della Fortitudo con 6000 euro, più l’assunzione dei debiti. Il debito del PalaDozza? E’ la parte più importante del debito della Fortitudo. Vedremo se questo processo può far sì che il comune abbia un interlocutore diverso, o se l’attuale proprietà tratta e sana la situazione. E’ una cosa importante, anche nell’interesse dei cittadini e del comune. Poi c’è la questione del TAR, che potrebbe anche decidere che il debito è interamente a carico dell’ATI, e quindi il debito della Fortitudo sarebbe diviso per tre, senza contare i beni intestati a Fortitudo che sono all’interno del PalaDozza il cui valore va scalato. Il resto dei debiti? Non è insormontabile, bisogna gestirlo.
L’unico modo per salvare la Fortitudo senza volerla farla fallire è quello di pagare i debiti e andare avanti, non c’è una scorciatoia.

Perchè a oggi 6000 euro? Perchè negli accordi il valore minimo della società è di 10000 euro. Comprare oggi il bidone pieno di debiti ci porterebbe a occuparci di un debito enorme. Noi come titolari dell'opzione vogliamo rendere noto ai creditori che o abbassano le pretese o noi la Fortitudo non la compriamo, in modo da transare a condizioni vantaggiose. Crediamo che a oggi la responsabilità dei debiti rimanga in mano a chi li ha creati o se li è trovati. Il prezzo comunque è determinabile a seconda della situazione in quel momento.

Perchè Sacrati ha accettato? Non lo sappiamo, ma ci sembrava strano che Sacrati potesse rilanciare la Fortitudo. Anche con debito zero lui non potrebbe assicurare futuro anche solo per la prossima stagione. A noi che abbia fatto un accordo di questo tipo pare logico, non sappiamo perchè non l'abbia fatto prima.

Il settore giovanile di Fortitudo Pallacanestro verrà affidato a Eagles mediante un accordo di società satellite. E poi si cercherà di avere una linea tecnica comune: gli Eagles gestiranno il settore giovanile, che comunque rimane di proprietà di Fortitudo come deve essere.


Bruno Trebbi

|=Valentino=|
00venerdì 16 settembre 2011 22:46
www.bolognabasket.it/bologna/articolo.aspx?ID=21244

comunque ammiro la loro caparbia... ci credono un bel po.

sto con loro..
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