Conforto ....

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axl2012
00martedì 28 gennaio 2014 20:29
Conforto religioso in ospedale
ogni anno spesi 2,2 milioni

La cifra del costo a carico delle Ausl emiliano-romagnole è stato reso noto questa mattina nell'aula di viale Aldo Moro. Franco Grillini (che aveva posto la domanda): "Una cifra shock"

In quattro anni le Ausl dell'Emilia-Romagna hanno speso quasi nove milioni di euro per l'assistenza religiosa negli ospedali. Una cifra, riferita oggi in consiglio regionale, che fa saltare sulla sedia Franco Grillini, consigliere regionale lib-dem e storico leader del movimento omosessuale. "E' una cifra shock - attacca grillini - uno spreco intollerabile, soprattutto in un periodo come questo di crisi e di tagli alla finanza pubblica. L'assistenza religiosa dovrebbe essere fatta su base volontaria, non si dovrebbe spendere affatto. Anche perché spesso questa assistenza - conclude provocatoriamente - diventa molesta".

Grillini ha presentato una domanda di attualità questa mattina in assemblea legislativa, proprio per sapere quali siano state le spese sostenute dal servizio sanitario regionale negli ultimi quattro anni per finanziare il servizio di assistenza religiosa. Il sottosegretario Alfredo Bertelli ha risposto spiegando che dal 2010 al 2013 le Ausl dell'Emilia-Romagna hanno speso circa 2,2 milioni di euro all'anno: a conti fatti, dunque, quasi nove milioni per l'intero periodo.

"Per quanto riguarda il personale a tempo indeterminato - ha aggiunto Bertelli - in base a una convenzione, in regione vi sono attualmente cinque assistenti religiosi presso l'Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna", ai quali è applicato il contratto nazionale di lavoro del comparto sanità.

Affrontando poi un tema già sollevato in passato dall'Unione Atei e Agnostici Razionalisti (Uaar), ossia la necessità di ricalcolare il numero di addetti al conforto religioso alla luce della riduzione di posti letto negli ospedali, Bertelli ha sottolineato che "a fronte delle riduzioni di spesa imposte in questi anni, non vi è stata una riduzione dei posti letto se non marginale". Dunque, la riorganizzazione prevista dalla Regione sulla rete degli ospedali "non modifica evidentemente la necessità di conforto religioso, ma lo distribuisce su diverse tipologie di assistenza sanitaria".

Bertelli ha ricordato infine che è stata la legge del 1978 che
istituì il Servizio sanitario nazionale a stabilire che in tutte le strutture di ricovero fosse assicurata l'assistenza religiosa. Per i cattolici, l'assistenza spirituale è prevista anche dagli accordi dell'84 tra Stato e Vaticano. La Regione Emilia-Romagna ha poi approvato una propria legge sull'assistenza sanitaria negli ospedali, nel 1989, che prevede sia ogni Ausl a siglare un'intesa con le rispettive diocesi, di durata annuale rinnovabile, o altre congregazioni religiose.

Lucapa
00martedì 28 gennaio 2014 21:38
s-confortante
|=Valentino=|
00martedì 28 gennaio 2014 21:50
In ospedale c'e' bisogno di tantissimo conforto, sopratutti in certi reparti, ma sinceramente mi sembra un po caruccia la cosa..
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