Berlusconi si schiera con la Russia: "Lo scudo è una provocazione"

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omer64 belin
00giovedì 13 novembre 2008 10:35

domandona... [SM=g1688275]
ma avrebbe detto lo stesso se fosse ancora il suo compagno di giochi giorgino a sedere dentro la " casa bianca "?? [SM=g1619197]
strano che non abbia fatto ancora la battuta sulla "casa abbronzata " [SM=g1688270]


Berlusconi si schiera con la Russia: "Lo scudo è una provocazione"

Si schiera senza incertezza dalla parte di Mosca Silvio Berlusconi e, durante una conferenza stampa a Smirne con il premier turco Erdogan, si lancia in una appassionata difesa delle ragioni della Russia: "Diciamolo chiaramente, consideriamo che ci siano state delle provocazioni nei confronti delle federazione russa come per il progetto di collocare missili in Polonia e Repubblica Ceca". Il presidente del consiglio ha aggiunto anche che "è una provocazione il riconoscimento del Kosovo" e l'ipotesi di un possibile ingresso della Georgia e dell'Ucraina nella Nato. "Noi - ha aggiunto - siamo fermamente convinti che si debba mettere la parola fine al processo di allontanamento tra l'Unione Europea, gli Usa e l'occidente in generale dalla federazione Russa".

Reazione russa giustificata - Berlusconi ha quindi sottolineato che "le provocazioni" da parte dell'Occidente hanno generato a Mosca reazioni di fermezza: "La Russia - ha detto - ha risposto con parole che, nei commenti dell'amministrazione Usa, sono stati giudicati arroganti". La reazione russa, ha spiegato ancora il premier, si è poi concretizzata nel discorso del presidente Medvedev alla Duma, "e con l'annuncio della dislocazione di missili in una enclave russa dei Balcani e a Kaliningrad".

Il pericolo guerra fredda - Secondo Berlusconi questo scontro tra Russia e Occidente è la possibilità di una "contrapposizione tra i due arsenali sarebbe un errore che potrebbe portare alla distruzione del mondo". Dunque, ha concluso Berlusconi, "bisogna tornare all'accordo di Pratica di Mare e superare i decenni terribili della guerra fredda". Per questo "mi sto adoperando affinché nell'agenda del presidente della federazione russa ci possa presto essere un incontro con il neo presidente Usa Barack Obama".

Si guarda al prossimo G20 - E se l'occasione di un chiarimento non sarà il G20 di Washington, per Berlusconi bisognerà cercarne al più presto un'altra. Intanto, i grandi della terra si vedranno nel vertice sulla crisi finanziaria mondiale, dal quale per il premier italiano ''non bisogna attendersi risultati salvifici né definitivi che non possono esserci''. Sarà il primo di una serie di incontri ''per arrivare a nuove regole per il controllo del mondo finanziario e dell'economia''.

La frecciata all’opposizione - L'Italia non ci arriverà, come la Spagna, dopo un confronto con l'opposizione. ''Non abbiamo la fortuna - risponde secco Berlusconi ad una domanda - che hanno altri paesi di avere una opposizione socialdemocratica e non siamo nelle condizioni di trarre opportunità da un incontro di questo tipo''. Quanto alla possibilità di inviare nuove truppe in Afghanistan, Berlusconi risponde: ''Attendiamo le determinazioni della amministrazione americana, che ha sempre affrontato i problemi del mondo con grande realismo. Al momento opportuno diremo il nostro parere e daremo il nostro contributo.''

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