E' ANCORA BLITZ, STAVOLTA A TREVISO
Benetton Treviso – Canadian Solar Bologna 50–61 (10-7, 34-28; 39-49)
BENETTON: De Nicolao ne, Kus 2, Hukic 6, Rivers 9, Nicevic 12, Motiejunas 3, Sandri ne, Hackett, Gentile 3, Wallace 9, Dixon 4, Taylor 2. All. Repesa
CANADIAN: Koponen 3, Moraschini ne, Collins 2, Fajardo , Sanikidze 9, Maggioli 15, Moss 13, Prato 9, Vukcevic 4, Hurd, Spizzichini ne, Fontecchio ne. All. Lardo.
Arbitri: Sahin, Mattioli, Biggi. Spettatori 3861.
TREVISO - Sei giorni fa era tutto da bruciare: secondo posto andato, squadra già sul rogo ma non si trovò più la fiaccola, o qualcuno provvide a spegnerla, e la pira fu rimandata. Non s’è fatta più, e adesso è tutta una festa. Il blitz del PalaVerde ridona vigore, confermando l’attitudine di chi è già passato in stagione su campi bollenti, più rilucente di una medaglia al valore. Così Lardo, l’eretico da bruciare, è diventato profeta: sul marciapiede da vent’anni, allenatore di metropoli e provincia, sta vincendo con una squadra non sublime che perde perfino i pezzi. Le ha dato una difesa e uno spirito: nel basket, sono spesso la stessa cosa. In questo sabato trevigiano, ha fatto anche coi militi ignoti, i Fajardo e i Maggioli tanto bistrattati, che parevano aver ormai solo una vita da mediani. Buon segno quando gli ultimi tornano i primi, vuol dire che la squadra ha un senso e un copione, e che, pure con voci recitanti meno belle, lo spettacolo può andare in scena lo stesso. Tutto serve a cambiar vita, anche arruolare chi sa guidare, come il Moss, finalmente grande capo della manovra sulla rimonta, e anche fargli fare la voce grossa intorno al gruppo: proprio contro quel Rivers tenuto a bada. Il problema che resta adesso è dipingere un’etichetta, per questa Canadian. Tecnica, s’intende: su quella umana, non ci sono dubbi che il gruppo stia scalando, e non voglia più sentirsi periferia dell’impero dietro Siena. La vittoria è arrivata da lontano, partendo dalle mille imprecisioni con cui è partita la Virtus (primo punto dal campo dopo 5’) e su cui Treviso ha spinto subito fin dall’avvio: più volte emarginata sotto canestro, la truppa di Lardo s’allontana di 5 lunghezze in una gara senza triple (0/8 Bologna, 1/7 Treviso). Merito dei lunghi, Nicevic, poi Maggioli, l’altro protagonista della prima parte, che aveva aperto con 7 punti in 6’ (con tripla) un primo quarto di rara precisione. Dopo il massimo strappo (24-16) la Benetton ha sofferto poi anche la sfuriata di Fajardo (8-0 Virtus poi il sorpasso), alle prime magie sull’uscio dell’intervallo lungo. Ma resta Wallace il grande protagonista prima del thè: per riportare la truppa +6 all’intervallo lungo. E Lardo, non felice delle ultime 2 azioni dei suoi, abbandona la postazione qualche istante prima della sirena. Treviso accennava anche un terzo periodo di errori e di orrori (5 punti in 10’), che però la Virtus s’avvelenava regalando 6 punti negli ultimi 3’ (+9 Benetton) prima dell’ultimo riposo. Poi cambia il mondo: il 19-0 bianconero, con due robe incredibili di Moss e la tripla di Maggioli danno sulla terza sirena un insperato 39-49 distillato che pareva allora una montagna. E lo era, perché la Benetton non segnava neanche dal salumiere e così di là partivano, in un finale con molta gioia (anche +12 Virtus) e poca storia. La sfida 90 finisce qui.
Alessio Torri
primo tempo orrendo, sembrava il prosieguo della gara contro Cantù, poi hanno deciso di impegnarsi...
"Su col morale se la scienza ci insegna qualcosa, ci insegna ad accettare i nostri fallimenti, come i nostri successi, con calma, dignità e classe...." (Gene Wilder, in "Frankenstein junior")
"Un uomo che sa cucinare è come lo svolazzo nella firma di un grande pittore in basso a destra" (G.M."ilP.")
"..perde palla Rivers, 13 secondi e 29 centesimi...E VERAMENTE CHI DA UNA VITA SOFFRE PER LA FORTITUDO, IN QUESTO MOMENTO HA TUTTO IL DIRITTO DI CREDERE DI ESSERE NATO SFIGATO..." (F.Pungetti)