«Scandalo, Sacrati deve andarsene»
SABATINI: «SERVE UNA STRATEGIA. LA VIRTUS HA BISOGNO DELL'AQUILA»
di MASSIMO SELLERI
NEL GIORNO in cui i legali di Palazzo d'Accursio appurano che la Fortitudo Pallacanestro rimane il gestore del PalaDozza, nonostante l'insolvenza nei confronti del Credito Sportivo abbia costretto il Comune ad onorare la fideiussione da 6.4 milioni di euro, la società sportiva rischia di aver irrimediabilmente peggiorato la sua posizione. La giornata di ieri inizia con un lungo incontro tra l'assessore allo sport Maurizio Degli Esposti e gli avvocati che curano gli interessi del Comune, mentre nel primo pomeriggio il sindaco Flavio Delbono diffonde una nota in cui si ribadisce la posizione dell'attuale amministrazione: «Nei giorni scorsi è stato saldato un debito ingente ereditato dalla giunta di centrodestra di Giorgio Guazzaloca e frutto del mancato pagamento di soggetti privati sui quali ci rivarremo in ogni sede e in ogni luogo perché è inammissibile che i cittadini bolognesi paghino le gestioni sbagliate delle società sportive». Insomma la polemica politica continua ad infiammarsi (l'azzurro Paolo Foschini chiede al Comune di rescindere il contratto e di mettere subito in mora la soecità Fortitudo) ma il problema rimane e Degli Esposti cerca una non facile via di uscita. «Le retrospettive servono a poco, dobbiamo trovare una via che salvi capra e cavoli. Il Comune deve rientrare di questa cifra, cercando di tenere in vita la Fortitudo, anche se la nostra priorità sono i cittadini e solo in un secondo tempo vengono i tifosi. Nella convenzione non è scritto che una volta escussa la fidejussione la gestione dell'impianto torni automaticamente al Comune e per ora continuerà a gestirlo la società sportiva di Sacrati. Stiamo valutando la migliore strategia dal punto di vista legale, ma nella partita non entreranno i permessi del Parco delle Stelle, i cui terreni non sono della Fortitudo ma del suo presidente». E' IL vicepresidente del consiglio comunale Paolo Foschini (Pdl) e assessore allo Sport nel 2001 quando venne accesso il mutuo con il Credito Sportivo a spiegare come mai la giunta non agisca legalmente per riprendersi la gestione dell'impianto. «Stando alla convezione la Fortitudo ha svolto lavori per rimettere a norma il PalaDozza, lavori che l'amministrazione avrebbe comunque dovuto eseguire. Stando al codice civile, in ogni momento il Comune che è proprietario del palasport può stracciare la convenzione, avendo versato i 6.4 milioni di euro a causa delle rate non pagate dalla Fortitudo. Non c'è, però, malversazione: la gestione torna all'Amministrazione comunale e la Corte dei Conti non può, quindi, intervenire. Semmai il Comune può richiedere i danni per un contratto estinto prima della sua scadenza (2021, ndr) ma allo stesso tempo può indire un altro bando di concorso per la gestione, ora che tutto è stato rimesso a norma». E qui sta l'inghippo, infatti, il presidente Gilberto Sacrati con diverse dichiarazioni e anche con un intervento in una commissione consigliare dell'aprile scorso, rese noto che aveva dato mandato ai suoi periti di svolgere una ricognizione sullo stato del PalaDozza, in quanto la convenzione non era stata completamente rispettata e non tutti i lavori necessari erano stati svolti, nonostante fossero stati finanziati. Se tutto questo corrispondesse a verità, allora il palasport di Piazza Azzarita non sarebbe a norma e dunque anche la sua gestione non compenserebbe i 6.4 milioni di euro spesi dal Comune e Palazzo d'Accursio avrebbe un'altra ragione, forse l'unica, in più per rivalersi nei confronti della Fortitudo.
Mi dicono che il SacroGil (che andrebbe tutti i giorni alla Braseria, fonte CIV, a mangiare, almeno lì paga..(?)...) si sarebbe opposto al "saldare", o almeno rimborsare in parte il debito, vendendo le sue proprietà (terreni e poco altro).
Siamo di fronte ad un gran figlio di meretrice, altro che "pirata".
"Su col morale se la scienza ci insegna qualcosa, ci insegna ad accettare i nostri fallimenti, come i nostri successi, con calma, dignità e classe...." (Gene Wilder, in "Frankenstein junior")
"Un uomo che sa cucinare è come lo svolazzo nella firma di un grande pittore in basso a destra" (G.M."ilP.")
"..perde palla Rivers, 13 secondi e 29 centesimi...E VERAMENTE CHI DA UNA VITA SOFFRE PER LA FORTITUDO, IN QUESTO MOMENTO HA TUTTO IL DIRITTO DI CREDERE DI ESSERE NATO SFIGATO..." (F.Pungetti)
